Recensione di Tramonto e polvere di Joe R. Lansdale


Tramonto e polvere di Joe R. Lansdale
Editore: Einaudi - Data di pubblicazione: marzo 2005 - Pagine: 373



- Non intendo mai più buscarne da te.
- Una moglie deve sottostare al marito.
- Io non sono più tua moglie.
- Agli occhi di Dio lo sei ancora.
- Allora sarà meglio che Dio guardi altrove.

Texas, anni 30, quelli della Grande Depressione. Sunset Jones è una splendida rossa capace di incendiare qualsiasi uomo incroci per la strada; durante un violento uragano con tanto di pioggia di rane, spara al marito, impegnato come sempre a picchiarla e stuprarla, uccidendolo.

Lansdale non dà il tempo di entrare nella storia, ti ci sbatte subito dentro!

Marilyn, la suocera di Sunset, non prende bene la notizia. Urla, si dispera, schiaffeggia la nuora, ma poi la abbraccia e in un moto di orgoglio caccia di casa il marito, anche lui dedito a soprusi e violenza. I suoceri di Sunset sono la famiglia più nota di Camp Rapture perciò quando la rossa decide di prendere il posto del marito come sceriffo del piccolo villaggio, anche se a malavoglia, nessuno osa protestare.

La trama si infittisce, due persone vengono assassinate, seppellito in un bosco viene trovato il corpo di un neonato sporco di petrolio, l’afa si fa sempre più opprimente. Sunset dovrà vedersela con gente spregiudicata per difendere i diritti di uomini di colore in una terra dove l’odio razziale e la violenza sono all'ordine del giorno. 

Tramonto e polvere è stato definito il capolavoro di Joe R. Lansdale. Per me è veramente difficile stilare una classifica dei suoi romanzi che mi sono piaciuti di più. Sicuramente è tra i più belli, ma il buon vecchio zio Joe ha scritto talmente tanto, spaziando dal romanzo al racconto, dal western al noir all’horror e al thriller che è impossibile sceglierne uno.

Nonostante la drammaticità degli eventi, lo scrittore americano non rinuncia al suo stile ironico e a tratti anche volgare. La prosa è rapida, trascinante e talmente potente che mentre lo leggevo potevo quasi percepire l'odore acre del sudore e la polvere delle strade sterrate.

Ma quello che mi ha piacevolmente stupita è la bravura con cui Lansdale ha saputo caratterizzare ognuno dei tantissimi personaggi che danno vita a questo romanzo. In mano ad un altro scrittore sono sicura che una moltitudine tale di persone avrebbe causato confusione, lui li ha resi facilmente riconoscibili. 

E’ una storia a cui non manca nulla (a parte una copertina più decente!), al di la di alcune scene molto pulp, diverte e allo stesso tempo punta il dito su razzismo e avidità, piaghe purtroppo con cui continuiamo a dover fare i conti anche oggi, anche se non siamo in Texas, anche se non siamo invasi dalle cavallette.

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