Recensione "L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome" di Alice Basso - Garzanti



L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso
Editore: Garzanti - Data di pubblicazione: gennaio 2017 - Pag: 269




In molti amano l'odore della carta. Alcuni ne vanno proprio pazzi. Quando comprano un libro, se lo avvicinano al naso e aspirano forte chiudendo gli occhi. Talvolta mugolano. Se entrano in una biblioteca, inspirano a pieni polmoni come fossero in alta montagna, poi estraggono un vecchio volume dal primo scaffale e ci tuffano la faccia con l'intenzione apparente di baciarlo.
L’odore della carta, in realtà, è odore di morte. E non mi riferisco agli effluvi chimici della carta dei libri nuovi, che sanno all’incirca di bistecca di soia. I libri vecchi, proprio loro, quelli dal profumo inconfondibile, in realtà odorano di cellulosa in decadimento. In pratica, di marcio. Quindi c’è gente che va matta per un puzzo di marcio e morte e nemmeno lo sa. 

Fino a poco tempo fa, se avessi dovuto associare questo libro ad una categoria, lo avrei inserito tra quelli che non avrei mai letto. Il motivo è molto semplice: la copertina! Non che sia brutta, ma la trovo anonima, per nulla accattivante, di quelle che confondo con mille altre così da risultare invisibile ai miei occhi. 

Incuriosita però dal trasporto con cui La Libridinosa parla di Alice Basso e del caratteraccio della protagonista delle sue storie, ho comprato (poco convinta, lo ammetto!) il primo dei suoi libri, L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome, edito da Garzanti.

Silvana Sarca, per tutti Vani, è una ghostwriter, ovvero scrive libri al posto di altri. 

Ogni bravo ghostwriter è un liquido che assume la forma della testa in cui viene versato, uno specchio che ne replica il volto, un mutante che ne assorbe il carattere.

Vive a Torino e lavora per la casa editrice L’Erica. Il suo è un lavoro che richiede discrezione, anonimato e il rimanere il più possibile nell'ombra. Per Vani tutto questo non è un problema, al contrario. E’ schiva, per nulla interessata ai rapporti interpersonali, nonostante questo però ha un talento unico nel cogliere l’essenza delle persone semplicemente osservandole o ascoltandole.

Se può, evita di incontrare le persone per cui scrive, anzi, se può evita ogni contatto umano, famiglia compresa. È un disastro in cucina, ama esagerare con il trucco viola e vestire di nero. Solo quando lavora, per restare il più possibile nell'anonimato, cerca di vestirsi in modo da non attirare l’attenzione. 

Sarà Vani a raccontarci la sua storia in prima persona. Grazie a lei conosceremo quel simpaticone del suo capo, Enrico Fuschi, Riccardo Randi, un affascinante scrittore che sembra aver esaurito la sua vena creativa e per il quale Vani scriverà “il libro più bello del mondo”. Poi ci sono Bianca Dell’Arte Cantavilla, la scrittrice che parla con gli Angeli, il commissario Berganza, un personaggio straordinario che sembra uscito dalla “fusione di mille libri”, Morgana, una ragazzina che abita nello stesso palazzo di Vani e qualche altra comparsa.

Non voglio approfondire la trama perché è un susseguirsi di avvenimenti, sensazioni ed emozioni che vale la pena scoprire pagina dopo pagina.

Posso però dirvi che Alice Basso è stata una piacevole rivelazione, perché al di là della trama semplice e per nulla impegnativa, ha una scrittura brillante e ironica (con il riferimento a Kermit la rana già ridevo a crepapelle!). Ma a parte il suo lato divertente, leggendola si percepisce subito una profonda passione per i libri e la lettura. Credo possieda anche lei un po’ di quel talento (o fardello come lo definisce Vani) nel capire subito di che sostanza sono fatte le persone, perché tutti i protagonisti di questa storia, anche quelli minori, sono caratterizzati alla perfezione. 

Vani è un personaggio unico. Dove la trovo un’altra che considera Via col Vento il suo film preferito! Alla fine, diventa quell'amica da cui non vorresti mai staccarti, e infatti ho già ordinato il secondo libro!

Ah…nel caso vi interessasse (se già lo sapete meglio così!) Alice fa anche parte di una rock band femminile e ovviamente è bravissima!




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