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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Recensione “Tutti i russi amano le betulle” di Olga Grjasnowa

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Tutti i russi amano le betulle di Olga Grjasnowa Editore: Keller - Data di pubblicazione: 6 aprile 2015 - Pagine: 288 Mi ci è voluto un po' per entrare in sintonia con questo romanzo e dopo averlo finito non sono del tutto sicura che mi sia piaciuto.  Tutti i russi amano le betulle è il romanzo d'esordio di Olga Grjasnowa . Credo sia in parte autobiografico, perché Masa, la protagonista della storia, è di origine azera come l'autrice, e come lei si trasferisce in Germania da piccola.  Quì Masa studia lingue e lavora come traduttrice, ha diversi amici e vive con il suo ragazzo Elias. Ha una vita un po' sregolata e caotica, un passato difficile attraverso il quale Olga Grjasnowa ricostruisce un po' la storia dell'Azerbaigian e del suo popolo costretto ad emigrare per sfuggire al conflitto di Nagorno Karabakh. Un grosso dolore annienterà Masa, che ad un certo punto deciderà di trasferirsi in Israele per ritrovare se stessa e le sue origi

Recensione "Figlie di Brooklyn" di Jacqueline Woodson

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Figlie di Brooklyn di Jacqueline Woodson Editore: Edizioni Clichy - Data di pubblicazione: maggio 2017 - Pagine: 166 Figlie di Brooklyn l’ho acquistato a dicembre alla Fiera della Piccola e Media editoria di Roma. Ad attrarmi sono stati il colore deciso della copertina e il titolo, chi mi conosce bene, infatti, sa che New York è da sempre la meta dei miei sogni ed inevitabilmente subisco il fascino dei libri che vi sono ambientati! "Per molto tempo, mia madre non era ancora morta. La mia storia avrebbe potuto essere più tragica. Mio padre avrebbe potuto darci dentro con la bottiglia o con le siringhe o con una donna e lasciare me e mio fratello a prenderci cura di noi stessi – o peggio, avrebbe potuto lasciarci alle cure dei Servizi per l'Infanzia di New York, dove, diceva lui, era raro ci fosse un lieto fine. Ma non è successo. Adesso so che a essere tragico non è il momento. E' il ricordo". Le prime righe mi hanno conquistata subito. C’

Recensione “Mare dentro: Lettere dall’inferno” di Ramon Sampedro

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Mare dentro: Lettere dall'inferno di Ramon Sampedro Editore: Mondadori - Data di pubblicazione: febbraio 2006 - Pagine: 303 “Una testa viva e un corpo morto”, così si definisce Ramon Sampedro, dopo un tuffo in mare avventato che gli ha causato la frattura della settima vertebra cervicale rendendolo paralizzato. È il 23 agosto del 1968 e da quel momento fino al giorno della sua morte avvenuta nel 1998, Ramon non ha fatto altro che lottare contro un sistema che gli ha negato la libertà di porre fine alla sua esistenza. “Se fossi stato un animale, mi avrebbero finito con uno dei più nobili gesti di umanità. Mi avrebbero dato il colpo di grazia perché sarebbe parso loro disumano lasciarmi in quelle condizioni per il resto della mia vita. A volte è una sfortuna essere una scimmia degenere”!  In questo libro c’è la sua storia, ma non aspettatevi un romanzo, perché non lo è. Sono lettere e poesie che lui stesso ha scritto tenendo la penna tra i denti. Un corpo i

Recensione "Perdas de Fogu" di Massimo Carlotto & Mama Sabot

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Perdas de Fogu di Massimo Carlotto & Mama Sabot  Editore: e/o - Data di pubblicazione: 12 gennaio 2009  - Pagine: 163     «Perché Perdas de Fogu non è un poligono, è "il" poligono. Sarà l'unico dove tutti gli eserciti della Nato, i suoi alleati e tutte le industrie che producono armamenti potranno testare nuove armi ed esplosivi. E la Francia è uno dei principali partner del progetto». Perdasdefogu è un Comune italiano della provincia di Nuoro, sede del Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze del Salto di Quirra. È qui che Massimo Carlotto ha ambientato la storia del romanzo, edito da e/o, che prende appunto il nome dal Comune sardo. Pierre Nazzari, un disertore dell’esercito italiano viene costretto con il ricatto, da ambigui personaggi collusi con le Forze dell’Ordine, a spiare Nina, una ricercatrice veterinaria che da tempo studia i danni provocati dalle nanoparticelle sprigionate dalle esercitazioni che