Recensione "Perdas de Fogu" di Massimo Carlotto & Mama Sabot
Perdas de Fogu di Massimo Carlotto & Mama Sabot
Editore: e/o - Data di pubblicazione: 12 gennaio 2009 - Pagine: 163
«Perché Perdas de Fogu non è un poligono, è "il" poligono. Sarà l'unico dove tutti gli eserciti della Nato, i suoi alleati e tutte le industrie che producono armamenti potranno testare nuove armi ed esplosivi. E la Francia è uno dei principali partner del progetto».
Perdasdefogu è un Comune italiano della provincia di Nuoro,
sede del Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze del Salto di
Quirra.
È qui che
Massimo Carlotto ha ambientato la storia del romanzo, edito da e/o, che prende
appunto il nome dal Comune sardo.
Pierre
Nazzari, un disertore dell’esercito italiano viene costretto con il ricatto, da
ambigui personaggi collusi con le Forze dell’Ordine, a spiare Nina, una
ricercatrice veterinaria che da tempo studia i danni provocati dalle
nanoparticelle sprigionate dalle esercitazioni che si svolgono nel poligono
militare e per questo considerata un personaggio scomodo. Pierre e Nina si
troveranno al centro di uno sporco gioco, e dovranno difendersi da persone
pericolose e senza scrupoli
Questo libro,
scritto in collaborazione con il collettivo Mama Sabot, è un noir ben
congeniato e ricco di colpi di scena ma soprattutto un romanzo d’inchiesta che
punta l’obiettivo su un argomento dolorosamente scottante. In quell'area della
Sardegna infatti sono molto (troppo!) numerosi i casi di tumori sia tra gli
abitanti che tra gli animali, per non destare sospetti.
Carlotto e Mama Sabot non risparmiano nessuno, politici, militari, mercenari, armatori: tutti complici di un sistema malato e colluso. A
convincermi poco in questa storia sono i personaggi. Li ho trovati tutti senza
spessore, non so se è una scelta voluta per veicolare l’interesse del lettore
solo sull'aspetto sociale della trama o se, a differenza di altri suoi romanzi,
semplicemente questa volta Carlotto è meno incisivo; i suoi scritti comunque
sono sempre molto interessanti e offrono purtroppo pessimi spaccati della
società italiana contemporanea.

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