Recensione di "Estate" di Edith Wharton


Estate di Edith Wharton
Editore: Elliot - Data di pubblicazione: luglio 2015 - Pagine: 185



Estate è il primo libro di Edith Wharton che leggo, da tempo ero curiosa di conoscere questa scrittrice americana vissuta tra il XIX e XX secolo, che vanta il primato di essere stata la prima donna a vincere il premo Pulitzer e soprattutto, ammirata per il suo carattere anticonformista e ribelle.

La storia raccontata si svolge a North Dormer, un piccolo e sonnecchioso villaggio del New England. Qui vive Charity, una ragazza nata sulla Montagna che sovrasta il villaggio, luogo temuto da tutti perché abitato da persone che rifiutano le regole e privi di morale. Charity da piccolissima è stata portata via e adottata dall’avvocato Royall e da sua moglie che però muore quasi subito. La ragazza conduce una vita semplice. Lavora, senza entusiasmo, nella biblioteca del paese, detesta la monotonia di North Dormer e sogna di andarsene lontano.
Niente cambia a North Dormer; la gente finisce con l’abituarsi.
Un giorno entra in biblioteca un giovane architetto, Lucius Harney. Il ragazzo, ospite di un’anziana parente è in città per delle ricerche sulle vecchie case del luogo. Charity si scopre subito attratta da lui e dalla freschezza che sembra portare in quelle torbide giornate estive. Allo stesso tempo però si sente inadeguata, avverte il divario culturale esistente tra loro e questo le provoca insicurezza.

I due ragazzi iniziano a frequentarsi, Charity accompagna Lucius nelle sue escursioni, e ben presto la loro “amicizia” si trasformerà in passione, suscitando chiacchiere e invidia tra i paesani, ma soprattutto la gelosia del Signor Royall che aveva già manifestato a Charity il suo desiderio di sposarla.

Forse avevo delle aspettative troppo alte, ma non ho trovato in questo romanzo il capolavoro da tanti decantato. È ben scritto e scorrevole, comprendo anche lo scalpore suscitato quando uscì nel 1917, ma a parte questo non trovo altri pregi da attribuirgli.

I protagonisti sono odiosi, tutti e tre escono sconfitti da questo triangolo. Tra Charity e Lucius si intuisce subito che le cose non andranno come spera la ragazza e onestamente anche il suo amore non mi sembra poi così speciale. In un paese dove non succede mai nulla e dove tutti si conoscono è facile sentirsi attratti dall'unica novità di passaggio! 

Charity è un groviglio di contraddizioni. La ragazza determinata ad andarsene e cercare la felicità altrove, alla fine cederà al finto perbenismo e alle convenzioni sociali di North Dormer. Lucius non dimostrerà un gran carattere e il Signor Royall è disgustoso e meschino. 

Stilisticamente non riesco a trovare un difetto ad Estate, perché anche i personaggi, nonostante la loro negatività, sono ben caratterizzati, è la trama a non avermi appassionata e ad avermi lasciato tante perplessità! Dovrebbe essere la storia di un amore breve ma intenso…boh…ho letto storie d’amore più travolgenti. Dovrebbe essere una storia di denuncia nei confronti della società. A me è sembrata più una resa. 
Il modo migliore per far progredire i luoghi in cui viviamo è quello di essere felici di viverci.
Leggerò sicuramente altro della Wharton, sperando però di incappare in romanzi più intensi.

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