Recensione “Lezioni di disegno” di Roberta Marasco


Lezioni di disegno di Roberta Marasco
Editore: Fabbri - Anno di pubblicazione: 2018 - Pagine: 288



Le era costato tanta fatica prendere le distanze dal proprio passato, dalla sua vita in quella casa, che lo sforzo aveva finito per seppellire tutto, anche i ricordi belli. Eppure dovevano essere ancora tutti lì, da qualche parte dentro di lei.
Tre generazioni di donne, due piani temporali, una villa da vendere e un mistero da risolvere. 

2016. Julia, dopo l'ennesima relazione finita male torna Barcellona e non avendo né un lavoro né un tetto sopra la testa, si fa convincere dalla sorella maggiore Anna a sistemarsi nella villa di famiglia che, dopo la morte della madre Gloria, hanno deciso di vendere. Nel pacchetto però è compresa anche sua nipote Abril, figlia della terza sorella Olga, un’adolescente ribelle e in perenne lotta con la madre. 

Le case dell'infanzia sono custodi di ricordi felici, come il grande tavolo giallo della cucina dove Julia imparava a disegnare insieme a sua madre, ma anche di momenti drammatici o segreti mai rivelati. La misteriosa comparsa di una foto che ritrae Gloria, giovane e felice, abbracciata ad un uomo che non è suo padre, spinge Julia ad indagare sul passato di sua madre. 

1976, Barcellona. Il Generale Franco è morto, ma la sua ombra aleggia ancora in città. Gloria è sposata ad un fedelissimo del dittatore, ha una figlia di due anni, Anna, ed è convinta che la sua vita sia tutta contenuta tra le agiate mura della splendida villa di Pedralbes. Una domenica apparentemente uguale a tante altre, dei manifestanti irrompono nella chiesa dove sta pregando, e nel tumulto che ne segue conosce qualcuno che cambierà la sua vita per sempre. 

Lezioni di disegno di Roberta Marasco è un misto tra saga familiare e romanzo storico, ma è soprattutto un romanzo che parla di donne, di tutto ciò a cui hanno rinunciato credendo che così doveva essere e delle lotte, anche silenziose, che con caparbietà e costanza hanno portato avanti per trovare il loro posto nel mondo. È anche un bellissimo romanzo d'amore ambientato in una città meravigliosa, piena di calore e colori. 

Le due storie scorrono parallele, in un’alternanza di capitoli che solitamente non amo, ma che in questo caso non rovina affatto il gusto della lettura. 

Le pagine dedicate a Gloria mi hanno emozionata e coinvolta di più rispetto alle vicende delle tre sorelle. È impossibile non affezionarsi a lei, condividere la sua ansia ma anche ammirarla per il coraggio che dimostra. 

Julia, invece, non mi ha conquistata. Quel suo vivere perennemente “sull’uscio”, né dentro né fuori, è un atteggiamento che non amo nelle persone. Così come ho trovato poco credibile la sua storia d’amore, troppo facile e bella per essere vera E poi…se proprio devo dirla tutta…il fatto che dall'inizio del romanzo abbia volutamente evitato di dar da mangiare ad un gatto randagio che quotidianamente si presentava in giardino, non ha giocato a suo favore! 

Battute a parte, è il primo libro di Roberta Marasco che leggo e, nonostante la poca simpatia per Julia, il suo stile narrativo scorrevole e coinvolgente mi è piaciuto, inoltre più andavo avanti nella lettura e più avevo la sensazione di trovarmi a Barcellona negli anni ’70 e respirare il fermento che in quel periodo riempiva i vicoli e i locali e che scaldava il cuore dei ragazzi. Ho chiuso il libro con una gran voglia di tornarci per guardarla un po’ con gli occhi di Gloria e magari andare al Blau a mangiare qualcosa!

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