Recensione "Il weekend" di Charlotte Wood

 


Il weekend di Charlotte Wood

NN Editore | la Stagione - 232 pagine

2020



NN Editore sta facendo sempre più breccia nel mio cuore, con storie coinvolgenti e scrittori interessanti. È la volta di Charlotte Wood, scrittrice australiana che l’Australian Financial Review considera tra le cento donne più influenti del Paese, e del suo libro Il weekend, l’unico mi sembra, che al momento sia stato tradotto in italiano.

Manca poco a Natale. Jude, Adele e Wendy, tre amiche settantenni, si riuniscono a Bittoes, nella casa al mare della loro amica Sylvie.
Quella casa le ha viste insieme tante volte, ospiti di Sylvie e della sua compagna Gail. Per Jude è stata anche il rifugio perfetto per le sue fughe d’amore con Daniel.
Ora però non c’è più nulla di poetico in questo loro incontro, non stanno andando a Bittoes per una vacanza o per festeggiare tutte insieme il Natale.
Sylvie è morta da quasi un anno e Gail ha chiesto a loro di svuotare la casa e prendere tutto ciò che vogliono.
“Di una cosa nessuno parlava mai: di quanto la morte potesse rendere meschine le persone. E del fatto che dopo un lutto bisognasse ricalibrare le amicizie muovendosi intorno al vuoto lasciato da chi non c’era più, e di come tutt’a un tratto non si sapeva più come stare insieme”.
Jude è maniaca del controllo, intransigente con sé stessa e con gli altri.
Wendy è confusionaria, pasticciona e legatissima a Finn, il suo vecchio e malconcio cane.
Adele, attrice in declino, è svampita, eccentrica e ossessionata dal suo corpo.
La loro è un’amicizia che dura da oltre quarant’anni, ma adesso, senza Sylvie a fare da collante è come se ognuna di loro veda, delle altre, solo i difetti (o reputati tali), i punti deboli e i fallimenti. "Ma nei sentimenti che provavano l’una per l’altra si era insinuata una sorta di apatia che aveva cominciato a propagarsi".
Persino la casa e i suoi oggetti sembrano invecchiati e trascurati, come la loro amicizia. La casa è uno degli elementi centrali di questo romanzo perché è storia e memoria, poi c’è l’oceano che si staglia davanti ai loro occhi impetuoso e liberatorio.

Il weekend è un romanzo profondo, con repentini cambi di ritmo narrativo. È una storia molto introspettiva, dove ognuna delle tre protagoniste si racconta e racconta le altre. La morte dell’amica le turba profondamente, perché oltre al dolore per la perdita di una persona cara, le rende consapevoli del fatto che la prossima ad andarsene potrebbe essere una di loro, e questo countdown interiore le porta inevitabilmente a tirare una riga e rendersi conto che indietro hanno tante storie vissute da ricordare e davanti sicuramente un tempo molto più breve da vivere. Però è anche una bellissima storia di amicizia, amicizia vera, quella che ti fa vedere le persone per quello che sono realmente, senza maschere, senza ipocrisie; essere umani imperfetti, che sbagliano, ci irritano, ma di cui alla fine ci rendiamo conto di non poter fare a meno. Con un amico non servono troppe parole, a volte basta solo allungare una mano…

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