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Recensione "Casa di bambola" di Henrik Ibsen

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  Casa di bambola di Henrik Ibsen Editore: Mondadori, Oscar Classici – Anno di pubblicazione: 2017 – Pagine: 104 Casa di bambola di Henrik Ibsen è un’opera teatrale composta da tre atti, che, in pochissime pagine, descrive perfettamente l’ipocrisia celata dietro a unioni apparentemente idilliache, condite da nomignoli urticanti e allegria esasperata ma che in realtà sono solo apparenza. Nora e Torvald Helmer sono una comunissima coppia borghese di fine ‘800, con una bella casa, tre figli e una bambinaia. Nora è al settimo cielo. Torvald ha finalmente avuto una promozione nella banca presso cui lavora e perciò, da adesso in poi, potranno condurre una vita agiata e senza preoccupazioni. La donna però nasconde un segreto che minaccerà l’armonia della sua “perfetta” vita familiare. Infatti, nel momento in cui, secondo Torvald, Nora non rispetta le regole e rischia di infangare il suo buon nome e la sua credibilità, smette di essere la sua “lodoletta canterina” , il suo “scoiattolo”...

Recensione "Il weekend" di Charlotte Wood

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  Il weekend di Charlotte Wood NN Editore | la Stagione - 232 pagine 2020 NN Editore sta facendo sempre più breccia nel mio cuore, con storie coinvolgenti e scrittori interessanti.  È  la volta di Charlotte Wood , scrittrice australiana che l’ Australian Financial Review considera tra le cento donne più influenti del Paese, e del suo libro Il weekend , l’unico mi sembra, che al momento sia stato tradotto in italiano. Manca poco a Natale. Jude , Adele e Wendy , tre amiche settantenni, si riuniscono a Bittoes, nella casa al mare della loro amica Sylvie . Quella casa le ha viste insieme tante volte, ospiti di Sylvie e della sua compagna Gail. Per Jude è stata anche il rifugio perfetto per le sue fughe d’amore con Daniel. Ora però non c’è più nulla di poetico in questo loro incontro, non stanno andando a Bittoes per una vacanza o per festeggiare tutte insieme il Natale. Sylvie è morta da quasi un anno e Gail ha chiesto a loro di svuotare la casa e prendere tutto ciò che v...

Recensione “Un litro di lacrime” di Kitō Aya

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  Un litro di lacrime di Kitō Aya Rizzoli Bur – Narrativa – 190 pagine Febbraio 2021 Penso di poter affermare con sicurezza che “Un litro di lacrime” è, e sarà per molto tempo, il libro più doloroso che io abbia mai letto; con questo non voglio dire che non valga la pena leggerlo, al contrario, conoscere Aya attraverso il suo diario mi ha regalato emozioni fortissime. “Per la vita di ogni giorno serve il corpo”. In Giappone, Un litro di lacrime è stato pubblicato per la prima volta nel 1986 da una piccola casa editrice, diventando poi un vero caso letterario nel 2005, grazie alla diffusione affidata ad una casa editrice più grande; successivamente ne furono tratti un film, una serie tv e anche un manga. In Italia è arrivato molto più tardi, nel 2019, pubblicato dalla Rizzoli . Aya ha solo 14 anni quando scopre di avere l’atassia spinocerebellare , una malattia degenerativa che è praticamente una condanna a morte e che in poco tempo le impedirà di camminare, parlare, mangiare d...

Recensione "Marie-Claire" di Marguerite Audoux

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  Marie-Claire di Marguerite Audoux Editore: Elliot – Anno di pubblicazione: 2015 – Pagine: 141 Non tutti gli scrittori godono di fama e agiatezze. È il caso di Marguerite Audoux che, orfana di madre a soli tre anni e abbandonata dal padre, cresce in un convento di suore, finendo a fare la pastorella e rammendando biancheria nella campagna francese e poi sarta a Parigi. Qui conoscerà alcuni scrittori, tra i quali Octave Mirbeau, che notò delle potenzialità in un suo scritto autobiografico. Marie-Claire , questo il titolo del romanzo, venne pubblicato, e nel 1910 vinse il premio Fémina , dando a Marguerite Audoux una discreta celebrità. Questo non le permise però di migliorare la sua situazione. Dopo questo, scrisse altri romanzi, ma senza successo. Condusse una vita solitaria, afflitta da una malattia che non le permise più di leggere e morì in povertà come aveva sempre vissuto. Marie-Claire, alter ego della sua autrice, è un personaggio che suscita tenerezza e compassione. Ha u...

Recensione "Academy Street" di Mary Costello

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  Academy Street di Mary Costello Editore: Bollati Boringhieri – Prima edizione italiana: 2015 – Pagine: 179   Irlanda anni ’40. Tess è piccola quando muore sua madre, troppo piccola per affrontare un dolore così grande. Cresce in una famiglia numerosa, con un padre severo e taciturno dove è persino vietato ascoltare la radio per rispetto verso un’assenza che nessuno deve dimenticare. Quella di Tess è un’esistenza senza pretese e solitaria. Studia da infermiera e un bel giorno decide di lasciare il lavoro e raggiungere sua sorella Claire negli Stati Uniti dalla zia Molly. Claire nel frattempo si è sposata, ha un bambino e presto ne arriverà un altro. Tess trova lavoro in un ospedale, passa le sue giornate in biblioteca a leggere e ogni tanto frequenta una comitiva di ragazzi irlandesi, tra i quali incontra David. Con lui trascorrerà una notte, convinta che il suo amore sia ricambiato per poi ritrovarsi sola, di nuovo, e incinta. Il Presidente Kennedy è stato assassinato, s...

Recensione "Malanova" di Anna Maria Scarfò e Cristina Zagaria

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  Malanova di Anna Maria Scarfò e Cristina Zagaria Editore: Sperling & Kupfer – Anno di pubblicazione: 2010 – Pagine: 193 "Questa è la mia storia. Non è facile scriverla. Né ascoltarla. Decidete ora se volete continuare a sapere. Ma se cominciate, abbiate il coraggio di ascoltare fino in fondo, come io ho avuto il coraggio di vivere quello che vi racconterò. Comincerò dall'inizio. Da quando tutti mi chiamavano 'la bambola'." Questo libro è nella mia libreria da almeno dieci anni. L’ho preso durante la presentazione organizzata dal blog Corpi Freddi di cui all’epoca facevo parte e ricordo che il racconto di Cristina Zagaria mi scosse molto. Il tema della violenza sessuale è, purtroppo, sempre molto attuale, se ne parla tanto, a volte anche a sproposito, rischiando di dar troppo risalto a qualcuno in cerca di notorietà e perdere di vista invece storie raccapriccianti, come quella di Anna Maria Scarfò . “Sono una ragazzina. Ho sedici anni. E ho lasciato la scu...

Recensione "Ferito" di Percival Everett

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  Ferito di Percival Everett Editore: BEAT – Anno di pubblicazione: 2012 – Pagine: 234 È bello amare qualcosa di più grande di noi senza averne paura. Qualsiasi cosa valga la pena di amare è più grande di noi. Ispirato da un doloroso fatto di cronaca riguardante il brutale omicidio di un ragazzo omosessuale, Ferito di Percival Everett ci porta nel freddo e indolente Wyoming per raccontarci una storia che trasuda odio e intolleranza. Sulla quarta di copertina, il romanzo è descritto come “Un trionfo del post-western” . Cosa vuol dire? È ambientato nel west, c’è un ranch, ci sono dei cavalli, ci sono i buoni e i cattivi, ma non è un vero e proprio western, c’è un omicidio, ma non è neanche semplicemente un giallo. E’ un misto di tutto questo e anche qualcosa di più. Protagonista e voce narrante è John Hunt un ranchero di colore, vedovo, che vive con il vecchio zio Gus e doma cavalli. È un tipo di poche parole, pragmatico, abituato a farsi gli affari propri. Quando Wallace, un su...